“Ho sbagliato a cambiare lavoro.” Ecco come riprendertelo!

Hai rassegnato le dimissioni ma dopo qualche tempo ci hai ripensato? No problem, puoi revocarle e riprenderti il tuo posto di lavoro. Ecco come fare.
Dopo averci pensato e ripensato finalmente hai trovato il coraggio per scrivere la lettera di dimissioni e salutare la tua attuale azienda per cambiare lavoro. È stata una decisione importante e ci hai riflettuto a lungo, ciò nonostante in breve tempo hai realizzato di aver sbagliato. Come probabilmente saprai, sul posto di lavoro si verificano situazioni che determinano delle reazioni veloci e significative, che potrebbero determinare conseguenze importanti. Ad esempio potresti aver chiesto le dimissioni:
in seguito a modifiche contrattuali che non hai apprezzato, salvo poi accorgerti che in realtà erano preferibili a quelle proposte altrove;
nel caso in cui la nuova azienda non abbia intenzione di confermare l’assunzione al termine del periodo di prova.
Ora che si fa? Ecco come comportarti per tornare al tuo precedente impiego dopo aver dato le dimissioni.
Come revocare le proprie dimissioni
La legge italiana offre ai lavoratori la possibilità di revocare le proprie dimissioni tutelandoli per un periodo di tempo durante il quale è possibile esercitare una sorta di “diritto di ripensamento”. L’ Art.26 D.lgs. 151/2015 infatti, prevede che “Le dimissioni e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro sono fatte, a pena di inefficacia, esclusivamente con modalità telematiche su appositi moduli resi disponibili dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali attraverso il sito www.lavoro.gov.it e trasmessi al datore di lavoro e alla Direzione territoriale del lavoro competente. Entro sette giorni dalla data di trasmissione del modulo di cui al comma 1 il lavoratore ha la facoltà di revocare le dimissioni e la risoluzione consensuale con le medesime modalità”.
Ecco come negoziare un reinserimento in azienda
Se ti sei pentito di aver lasciato l’azienda presentando formalmente le dimissioni, non temere di utilizzare gli strumenti a tutela del tuo posto di lavoro. Il primo lo abbiamo illustrato nel paragrafo precedente, mentre il secondo lo affronteremo adesso: confrontati con il tuo responsabile negoziando il tuo rientro in azienda. Affrontare la questione in tutta calma, dopo attenta riflessione e con la dovuta cordialità porta sempre ottimi risultati. Potrebbe essere la mossa giusta nel caso in cui:
l’azienda non abbia ancora trovato un sostituto che prenda il tuo posto, dunque sia disposta a offrirti la tua vecchia scrivania risparmiando mesi di formazione a nuovi assunti che di certo non conoscono le tue mansioni o magari non hanno mai ricoperto il tuo ruolo
puoi spiegare le ragioni che giustificano la volontà di provare ad ottenere altrove ciò che non sei riuscito ad avere in azienda. Se intercorrono buoni rapporti con il datore di lavoro non dovrebbero esserci problemi a rinegoziare il tuo inserimento.
Ritorno in azienda con stile
Qualora ti venga data l’opportunità di tornare in azienda riprendendo il tuo posto di lavoro dovrai gestire con la dovuta accortezza un passaggio molto delicato. Ecco quindi dei consigli sempre validi in queste specifiche occasioni:
Spalle dritte e testa alta: dare le dimissioni non è una colpa né un tradimento, dunque consigliamo di tornare alla scrivania con un atteggiamento positivo e propositivo. Consideralo a tutti gli effetti un nuovo inizio!
Problem solving: ecco la parola chiave che ti permetterà di tornare a sorridere, sul posto di lavoro. Riuscire a risolvere i problemi che hanno determinato le tue dimissioni è importantissimo per ricominciare con il piede giusto.
Non farti spaventare dalle sfide, ma reagisci con tutta la grinta possibile. Pensa agli aspetti positivi che ti hanno spinto a riconsiderare l’azienda per la quale lavori e troverai anche la motivazione per ripartire alla grande.
Con i colleghi non condividiamo solo il posto di lavoro, ma gran parte della giornata, della settimana, della vita. Accogliere le loro personalità può non essere semplice, ma instaurare un rapporto di sana collaborazione con loro è sempre funzionale ad una vita lavorativa soddisfacente.